domenica 5 gennaio 2014

Epifania e tradizione!



Recita un proverbio calabrese:
Filati, cara matri, ca li festi su' passati! -
Rispundi l'Epifanìa: - 'Gnura no', ca 'nc'è la mia!

Con la Befana si conclude il più atteso e magico periodo dell'anno.
La notte dell’Epifania i bambini sono soliti appendere la calza sul camino o vicino ad una finestra con la speranza di trovarvi dentro cose buone come dolci, caramelle e piccoli giocattoli e non il carbone, segno che erano stati “monelli”. La befana è un personaggio mitico, di estrazione popolare, e viene rappresentata come una strega brutta e vecchia, ma altrettanto buona, che porta tanti doni ai bambini. Infatti secondo una versione "cristianizzata", i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una signora anziana. Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci. Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.
Vestita di stracci scende dal cielo viaggiando su una scopa, si infila poi nel camino e giunge nelle case tra il 5 e il 6 gennaio.
Nella sera dell'Epifania, gruppi di fanciulli andavano di casa in casa intonando dei canti allo scopo di ricevere regalini e dolciumi, proprio come accade oggi, per la ormai diffusa, festa di Halloween. Questi canti venivano chiamati "Befanate" ed erano usati non solo in Calabria, ma anche in Abruzzo, in Sicilia e in Puglia. Sono conosciuti anche come "Strine" o Canti della Strenna. Nella tradizione popolare, l'Epifania è legata anche all'annuncio di fidanzamenti e più in generale ad un momento magico in cui tutti i sogni possono avverarsi. Le ragazze, la notte della vigilia dell'Epifania, prima di addormentarsi, recitavano una canzoncina augurale: se nel sogno appariva una chiesa in festa o un giardino fiorito, significava che sarebbe stato per loro un anno fortunato con la promessa del grande amore. 
In molte case la sera dell'Epifania si usava preparare una cena di ben tredici portate, così come nella vigilia di Natale, al termine della quale la tavola doveva rimanere assolutamente imbandita, con pane, acqua e vino, perché si credeva che le anime del Purgatorio tornassero nel periodo delle feste a visitare i parenti e ad approfittare dei banchetti, fermandosi con loro fino alla sera dell'Epifania.
Non possono mancare riferimenti anche agli animali: la tradizione vuole che, solo nella notte del Bambinello, possano parlare. Occorre quindi trattarli bene, perché altrimenti potrebbero lanciare delle maledizioni contro i propri padroni.

Vari gli eventi in Calabria per festeggiare l’ultima festività del periodo, con vari eventi in piazza e non, con spettacoli e concerti per tutti, oltre alle bellezze dei vari presepi, come quelli viventi nel rione Cafaldo ed a San Teodoro di Lamezia o quello di Panettieri (CS) arrivato alla sua XIII^ edizione.



Il 6 gennaio presso il Duomo della città di Lamezia alle 20,30 avrà luogo il concerto dell’Epifania. La serata è affidata ad una grande orchestra internazionale: la Dubrovnik Symphony Orchestra diretta da Mladen Tarbuk e si realizza in collaborazione con l’Ufficio Cultura della Diocesi, le Acli circolo Don Saverio Gatti e la Caritas di Lamezia Terme con l’obiettivo di una Befana solidale: un concerto di solidarietà durante il quale, libere offerte da destinarsi alle famiglie con bambini in condizioni di disagio, saranno raccolte a cura della Caritas che provvederà poi a distribuirle. Al pubblico lametino l’orchestra propone la Film Suite di Morricone, una selezione di melodie della famiglia Strauss e, in conclusione, il tradizionale Adeste fideles.

(Notizie e riferimenti dal web)

Dattilo Valentina

giovedì 2 gennaio 2014

Capodanno in piazza

È stato un Capodanno all’insegna della tradizione con i cenoni in famiglia e tra amici, tra prodotti tipici e piatti anche innovativi. I maggiori festeggiamenti sono stati quelli fuori dalle mura domestiche, non solo a Lamezia Terme, ma in varie città della Calabria. Moltissimi i veglioni promossi da discoteche e locali della città, ma il protagonista del Capodanno lametino in piazza è stato Eugenio Bennato con il quale, mezz’ora dopo la mezzanotte, il pubblico presente ha salutato il nuovo anno in musica. Un evento reso possibile grazie anche alla forte collaborazione dello staff organizzativo della Esse Emme Musica e dello stesso Eugenio Bennato che ha portato in scena il suo spettacolo musicale “Balla nuova Italia”. Spettacolo che ha contribuito alla diffusione dei ritmi e degli strumenti della cultura popolare meridionale, con un coinvolgimento straordinario di nuove generazioni tese al recupero delle proprie radici, in questo caso facendo tornare Lamezia alla “taranta”.

Foto di Dattilo Valentina

Foto di Dattilo Valentina

Dopo Bennato i festeggiamenti sono continuati su tutto il Corso, nelle piazze e nei vari locali del centro fino all’alba, tra spumante, foto ricordo e stelle filanti adorate da grandi e piccoli.

Foto di Dattilo Valentina

Ultimamente non ci si aspetta più nulla o almeno non ci si aspetta che cambi molto con l’arrivo di un nuovo anno, anzi, lo “guardiamo” arrivare in modo disincantato. Ma tutti in fondo abbiamo dei buoni propositi che vorremmo mantenere, dei nuovi obiettivi da porci e magari, superare. Speriamo dal profondo che ogni nuovo anno sia sempre il migliore, che ci sorprenda ed è questo il miglior augurio che ci si possa fare.
Tanti auguri per questo nuovo anno appena iniziato!


Dattilo Valentina.