Recita un proverbio
calabrese:
Filati, cara matri,
ca li festi su' passati! -
Rispundi l'Epifanìa:
- 'Gnura no', ca 'nc'è la mia!
Con la Befana si
conclude il più atteso e magico periodo dell'anno.
La notte
dell’Epifania i bambini sono soliti appendere la calza sul camino o vicino ad
una finestra con la speranza di trovarvi dentro cose buone come dolci,
caramelle e piccoli giocattoli e non il carbone, segno che erano stati “monelli”.
La befana è un personaggio mitico, di estrazione popolare, e viene
rappresentata come una strega brutta e vecchia, ma altrettanto buona, che porta
tanti doni ai bambini. Infatti secondo una versione
"cristianizzata", i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a
Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una
signora anziana. Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far
visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito,
pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci,
uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci. Così si fermò ad ogni casa
che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella
speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da allora girerebbe per il
mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.
Vestita di stracci scende
dal cielo viaggiando su una scopa, si infila poi nel camino e giunge nelle case
tra il 5 e il 6 gennaio.
Nella sera
dell'Epifania, gruppi di fanciulli andavano di casa in casa intonando dei canti
allo scopo di ricevere regalini e dolciumi, proprio come accade oggi, per la ormai
diffusa, festa di Halloween. Questi canti venivano chiamati
"Befanate" ed erano usati non solo in Calabria, ma anche in Abruzzo,
in Sicilia e in Puglia. Sono conosciuti anche come "Strine" o Canti
della Strenna. Nella tradizione popolare, l'Epifania è legata anche
all'annuncio di fidanzamenti e più in generale ad un momento magico in cui
tutti i sogni possono avverarsi. Le ragazze, la notte della vigilia
dell'Epifania, prima di addormentarsi, recitavano una canzoncina augurale: se
nel sogno appariva una chiesa in festa o un giardino fiorito, significava che
sarebbe stato per loro un anno fortunato con la promessa del grande amore.
In
molte case la sera dell'Epifania si usava preparare una cena di ben tredici
portate, così come nella vigilia di Natale, al termine della quale la tavola
doveva rimanere assolutamente imbandita, con pane, acqua e vino, perché si
credeva che le anime del Purgatorio tornassero nel periodo delle feste a
visitare i parenti e ad approfittare dei banchetti, fermandosi con loro fino
alla sera dell'Epifania.
Non possono mancare
riferimenti anche agli animali: la tradizione vuole che, solo nella notte del
Bambinello, possano parlare. Occorre quindi trattarli bene, perché altrimenti
potrebbero lanciare delle maledizioni contro i propri padroni.
Vari gli eventi in Calabria
per festeggiare l’ultima festività del periodo, con vari eventi in piazza e non,
con spettacoli e concerti per tutti, oltre alle bellezze dei vari presepi, come
quelli viventi nel rione Cafaldo ed a San Teodoro di Lamezia o quello di
Panettieri (CS) arrivato alla sua XIII^ edizione.
Il 6 gennaio presso
il Duomo della città di Lamezia alle 20,30 avrà luogo il concerto dell’Epifania.
La serata è affidata ad una grande orchestra internazionale: la Dubrovnik
Symphony Orchestra diretta da Mladen Tarbuk e si realizza in collaborazione con
l’Ufficio Cultura della Diocesi, le Acli circolo Don Saverio Gatti e la Caritas
di Lamezia Terme con l’obiettivo di una Befana solidale: un concerto di
solidarietà durante il quale, libere offerte da destinarsi alle famiglie con
bambini in condizioni di disagio, saranno raccolte a cura della Caritas che
provvederà poi a distribuirle. Al pubblico lametino l’orchestra propone la Film
Suite di Morricone, una selezione di melodie della famiglia Strauss e, in
conclusione, il tradizionale Adeste fideles.
(Notizie e
riferimenti dal web)
Dattilo Valentina