Non starò qui a
parlarvi di Cinema quale “settima arte”.
Non vi tedierò con la sua storia a partire dalla quale quest’arte si è evoluta
fino a diventare il cinema come oggi lo conosciamo e vediamo, quindi non vi
parlerò del “Cinématographe Lumière”,
del “trucco” di Méliès, delle teorie
del cinema, quelle di Gilles Deleuze o di André Bazin.
Il cinema dei fratelli Lumière |
L'astronave che entra nell'occhio della Luna in Le Voyage dans la lune (1902) di Méliès |
Cinema muto, cinema
parlato, cinema hollywoodiano. Non lo attraverserò nel tempo elencandovi i vari
movimenti, le varie “fasi”, dal cinema
espressionista al più nostrano neorealismo
(ma permettetemi di citare Rossellini, Visconti, De Sica). Vi parlerò di una
cosa che mi sta più a cuore: il cinema a Lamezia.
Quando, anni fa, il
mitico cinema Astra chiuse i battenti fu come la fine di un’era. Fu normale
chiedersi come una città potesse definirsi tale senza avere un punto di ritrovo
e cultura come un cinema. La risposta arrivò poco dopo con l’apertura di un
multisala nel vicino centro commerciale, che col senno di poi mi ricorda uno
dei tanti “nonluoghi” di cui parlava
Augè. Da quel momento in poi i lametini avrebbero dovuto spostarsi fuori città
per godersi la visione di un film. Prima mi bastavano pochi passi per arrivare
all’Astra, percorrevo quel marciapiede e guardavo i cartelloni delle ultime
uscite resi ad un tratto vuoti. Anni di incontri tra amici o di famiglie chiusi
insieme a quella saracinesca.
Pensavo con nostalgia a
quello che per me è tutt’ora un vero e proprio “sentimento da sala cinematografica”: la fila per i biglietti,
alcuni ancora conservati, la trepida attesa per un film che aspetti di vedere
da mesi poi entrare in sala e cercare il posto migliore, i pop-corn, le poltrone
di velluto e il megaschermo, le luci che si spengono, i trailer delle prossime
uscite e… azione! Alla fine del film le luci si riaccendono, i titoli di coda si fondono con una strana malinconia e magari la
voglia di rivederlo presto e come non sostare un attimo alla pizzeria di fronte
per un pezzo di pizza e una Brasilena?
Ora, quasi in parallelo
con l’arrivo della primavera, ecco che ritorna quel sentimento ed ecco che
ritorna il cinema a Lamezia. Finalmente il centro città avrà di nuovo la sua
sala cinematografica e l’avrà all’interno del suggestivo Teatro Grandinetti, che
negli anni è rimasto un importante centro culturale presente a Nicastro sin dal
1936.
Teatro Grandinetti - foto dal web |
Per inaugurare questa nuova stagione cinematografica, attesa da tutti,
verrà proiettato sul grande schermo del teatro il film “Romeo & Juliet” del regista lametino, ormai americano d’adozione,
Carlo Carlei.
Il film, uscito in America nel 2013, ma arrivato in Italia lo
scorso febbraio, è stato girato a Mantova ed è un adattamento della tragedia di
Shakespeare. Il cast è composto in toto da attori stranieri, fatta eccezione
per Laura Morante. Insomma la riapertura del cinema non poteva avvenire in modo
migliore, inoltre Carlei sarà presente a Lamezia sabato 18 e domenica 19
aprile. Sono in programma ben quattro proiezioni totalmente gratuite: sabato
mattina proiezione del film e incontro del regista con gli studenti della
città; sabato sera alle 20:30 proiezione per tutta la città ed incontro con il
regista; domenica altre due proiezioni. Il Comune ha dato la possibilità di
prenotare i biglietti nei giorni precedenti lo spettacolo, io stessa ho dovuto
fare una lunga fila, ma credo proprio che varrà la pena vedere l'ultimo lavoro
cinematografico del nostro concittadino, una storia senza tempo. Buona visione.
Dattilo Valentina