Francesco
Antonio Costabile (Sambiase, 27 agosto 1924 – Roma, 14 aprile 1965) nasce da
madre casalinga, appartenente a una famiglia borghese di commercianti
amalfitani, e da padre insegnante. Dopo il matrimonio, il padre si trasferisce
in Tunisia per dedicarsi all’ insegnamento, abbandonando moglie e figlio. Nel
1933 Concetta si reca col figlio piccolo nella nazione africana al fine di
convincere il padre a ritornare in patria e riunire così la famiglia,
ottenendo, però, un rifiuto. Questa esperienza segnerà profondamente
l’adolescenza del poeta.
Durante
il periodo universitario stringe un forte rapporto con Giuseppe Ungaretti, suo professore di
Letteratura Contemporanea a Roma: in Costabile Ungaretti rivede il figlio
perduto da poco in Brasile, in Ungaretti il poeta sambiasino trova invece
l’assente figura paterna. A partire dal 1950 insegnerà in vari licei e istituti
tecnici e nel 1953 sposa la sua ex allieva Mariuccia Ormau, dalla quale avrà
due figlie. Alcuni anni dopo Mariuccia si trasferirà a Milano: è un secondo
distacco, un secondo abbandono familiare. Ormai stanco, anche in seguito alla
morte della madre, Costabile decide di togliersi la vita all’ètà di 41 anni.
Egli aveva pubblicato diversi libri di poesia tra i quali “La rosa nel
bicchiere”, che riscosse il maggior successo.
Ungaretti,
che al poeta si sentiva ancora molto legato, scrive per questo dei versi, prima
pubblicati in un libretto stampato a cura di amici, e ora trascritti come
epitaffio sulla sua tomba nel cimitero di Sambiase:
«Con questo cuore troppo cantastorie
dicevi ponendo una rosa nel bicchiere
e la rosa s’è spenta poco a poco
come il tuo cuore, si è spenta per cantare
una storia tragica per sempre.»
Dattilo Valentina
Nessun commento:
Posta un commento