domenica 18 dicembre 2016

Natale in Biblioteca 2016. Un resoconto.

In effetti il tentativo qui è quello di riportarvi un semplice resoconto, non fosse altro che questo dicembre 2016 è certamente un periodo variegato e ricco di eventi per Lamezia Terme, non solo e non tanto per l’imminenza delle feste natalizie, quanto di cultura.

Il punto nevralgico di tutto questo “fermento culturale” si deve certamente alla collaborazione dei volontari del Servizio Civile della Biblioteca Comunale di Lamezia Terme e del Sistema Bibliotecario Lametino che hanno dato vita al Natale in biblioteca, una rassegna interamente votata alla promozione culturale e che, partita dal primo dicembre, ci terrà compagnia fino al dieci gennaio. Un cartellone colmo di eventi riservati ai cittadini lametini, e non, che vorranno passare le vacanze natalizie in modo diverso.


Il sottotitolo dell’evento è già tutto un programma: stanchi del solito Natale? Un invito dunque a cambiare un po’ le carte in tavola a tutto vantaggio del proprio bagaglio culturale. Un appuntamento al quale davvero tutti possono partecipare, dai più grandi ai più piccini e che promette di far passare delle ore spensierate all’insegna del divertimento e dell’apprendimento, alla riscoperta di Palazzo Nicotera Severisio e dei servizi offerti dalla Biblioteca e dal Sistema Bibliotecario che purtroppo ancora molti non conoscono a fondo o ignorano completamente.

La giornata di apertura, nominata non a caso BIBLIOTEC’ART, ha visto proprio lo storico Palazzo Nicotera come protagonista assoluto. Le sue sale hanno infatti assunto una veste diversa, diventando una galleria d’arte che ha accolto tutte le opere di chi si sia voluto mettere in gioco. Non solo libri quindi, ma anche fotografia, installazioni, scultura e pittura, tanta arte tutta insieme nella nostra Biblioteca Comunale. La mostra, che è stata definita un agglomerato d’arte contemporanea, sarà fruibile fino alla fine della rassegna e ha visto la partecipazione di svariati artisti: per quanto riguarda la pittura ad esporre sono stati Ahmed Khoswan, artista palestinese laureando all’Università della Calabria, Andreina Cimmino;



gli scultori, studenti dell’Accademia di Catanzaro, Marica Zarola, Francesca De Fazio, Tania Bellini e Giuseppe, ai quali si aggiungeranno Nicola Bevacqua e Simona Massara.


Decisamente interessanti anche le installazioni, come quella di Fernando Cimorelli allestita nel cortile di Palazzo Nicotera e quella accattivante, e certamente fuori dal comune, del duo ParanOrmal SHadows.


Numerose anche le partecipazioni per quanto riguarda le esposizioni fotografiche: Erika Godino ha curato un progetto dal titolo “Bellezza eterna”; Aldo Tomaino invece ci offre un nuovo punto di vista, il suo, su un rito quale quello dei Vattienti di Nocera Terinese; Domenico Mendicino ha curato il progetto “Racconti d’Inverno” e Pasquale Murone una serie di foto dal titolo “Stati d’animo”. Ma non finisce qui, la rassegna artistica si allargherà ulteriormente con la mostra fotografica “Oriente: tradizioni e contraddizioni”, che verrà inaugurata proprio domani 19 dicembre presso la sala polivalente della Biblioteca a cura di Pompeo Damato, dell’associazione culturale ARTEFOTO di Firenze.  Da non dimenticare neanche l’esposizione fotografica di fine anno a cura di Igers Lamezia Terme e quella di Giulio Polisicchio, curatore del progetto Landscapes_Calabria che sarà presente con la mostra "Solitudine e silenzio dal passato".



Vari sono stati e sono i giorni dedicati ai vari laboratori, come i laboratori di lettura per donne cura di Annalisa Villella e Francesca Sacco e quelli creativi e caratteristici i cui protagonisti assoluti sono stati e saranno i più piccoli. In particolare il laboratorio Dear Santa Claus a cura delle associazioni Babel e Qnarota. I bambini hanno potuto sperimentare l’approccio alla conoscenza della lingua inglese attraverso il gioco, che certamente ha parte importante nello stimolo della loro creatività e fantasia. I piccoli ospiti hanno così scritto la loro letterina al tanto atteso Babbo Natale, che nel pieno dello spirito natalizio ha fatto visita ai bambini, in scooter!

Nel corso di un evento di questa portata di certo non possono mancare gli appuntamenti letterari. La sala affrescata di Palazzo Nicotera ha ospitato Selene Miriam Corapi, promettente e giovane ragazza alla sua prima pubblicazione, autrice di Bruchium, riflessi di sabbia: un intrigante giallo che vede intrecciarsi le storie dei due protagonisti, tra antichi testi e misteri che li porteranno fino in Egitto.
Un alone di mistero ha avvolto anche l’altra presentazione libraria a cura del Sistema Bibliotecario Lametino. Questa volta ospite della serata è stato Giuseppe Borello che ha scritto, insieme agli altri due autori Lorenzo Giroffi e Andrea Sceresini, La seconda vita di Majorana. Il fisico italiano operò principalmente come teorico della fisica all'interno del gruppo di fisici noto come i "ragazzi di via Panisperna": le sue opere più importanti hanno riguardato la fisica nucleare e la meccanica quantistica relativistica, con particolari applicazioni nella teoria dei neutrini. La sua improvvisa e misteriosa scomparsa suscita, dalla primavera del 1938, continue speculazioni riguardo al possibile suicidio o allontanamento volontario, e le sue reali motivazioni, a causa anche della sua personalità e fama di geniale fisico teorico. Tantissimi quindi le ipotesi sulla sua presunta morte, ipotesi che spesso si sono intrecciate con le leggende sulla figura emblematica e complicata di Majorana. Un vero e proprio giallo della storia italiana. Il testo in questione ci offre una nuova verità. Gli autori si sono mossi sulle tracce del ricercatore, viaggiando fino in Venezuela dopo che nel 2015 la magistratura, sulla base di una nuova testimonianza, aveva accertato la permanenza del grande scienziato italiano proprio nella città sudamericana. Hanno incontrato i figli e i nipoti degli ultimi testimoni che hanno visto Majorana ancora in vita dopo la fuga, ricostruendo i misteri di una scomparsa legata a molti e inquietanti motivi. Un punto di vista obiettivo che ha lasciato da parte tutte le notizie non verificabili cercando la verità dei fatti e che per questo vale la pena leggere.

Foto da Sistema Bibliotecario Lametino
Fiore all’occhiello e grande opportunità per la città di Lamezia Terme è stato l’incontro dei lettori con la grande scrittrice spagnola Clara Sánchez. Incontro fortemente voluto e organizzato dal Sistema Bibliotecario Lametino con la collaborazione della libreria Tavella. Tenutosi proprio presso la libreria Tavella e introdotto dal direttore del Sistema Giacinto Gaetano e dal Sindaco Paolo Mascaro, l’appuntamento è coinciso con la presentazione del nuovo romanzo della scrittrice “Lo stupore di una notte di luce” (edito da Garzanti), sequel letterario del già famoso “Il profumo delle foglie di limone”, testo da un milione di copie e che è valso alla Sánchez il Premio Nadal nel 2010. Ritroviamo così in questo thriller psicologico i personaggi ai quali già ci eravamo affezionati e che siamo pronti a seguire in questa loro nuova “avventura” che certamente ci terrà con il fiato sospeso fino alla fine.




A tenerci compagnia nella sala affrescata di Palazzo Nicotera sono stati i ragazzi dell’associazione culturale Open Space, che con la loro rassegna Contemporanea ‘900 si sono occupati del grande e indimenticabile Luigi Pirandello a ottant’anni dalla scomparsa, ripercorrendo la vita e il genio dell’autore. L’appuntamento è stato caratterizzato dal reading a microfono aperto, un momento in cui il pubblico è diventato parte attiva dell’incontro discutendo e leggendo brani tratti dalle opere di Pirandello. Spazio anche alla presentazione del nuovo numero della rivista “Marsili”, frutto della collaborazione dei due sistemi bibliotecari di Vibo Valentia e Lamezia Terme, le cui copie sono disponibili presso la sede del Sistema Bibliotecario Lametino.

Foto da Sistema Bibliotecario Lametino
Concluderò parlandovi di uno dei momenti più magici della rassegna e che sicuramente ci riporta indietro nel tempo: la due giorni (15 e 16 dicembre) di proiezioni dei grandi classici di Walt Disney, a cinquant’anni dalla morte del padre dei film d’animazione che ha fatto sognare intere generazioni. La sala Giuseppe Perri si è animata con “Il Re leone”, “La Bella e la Bestia”, “Fantasia 2000” seguito dalla performance dal vivo dei due promettenti musicisti Antonella Rocca e Roberto Topa. A chiudere la rassegna animata “Bambi”.
Foto da Sistema Bibliotecario Lametino
Da domani e per due sere ci delizieremo con il cinema d’autore al Sistema Bibliotecario Lametino, dove verranno proiettati i cult del cinema italiano “Divorzio all'italiana” di Pietro Germi e “La Dolce Vita” di Federico Fellini, in memoria dell’attore Marcello Mastroianni a vent’anni dalla scomparsa

Mi scuserete se questo resoconto vi sembra un po’ lungo, riuscire a riportare in poche righe la varietà del cartellone del Natale in Biblioteca non è cosa facile, ma spero di avervi fatto almeno venire un po’ di curiosità e vi invito a scoprire insieme i prossimi appuntamenti recandovi in Biblioteca e vivendoli nel pieno spirito delle feste che, sì, si possono festeggiare anche in una biblioteca comunale. Portate le nonne, gli zii, i cugini, i bambini, gli amici, i partner e buon divertimento!

Dattilo Valentina

martedì 29 marzo 2016

Pasquetta sul set per "Genti di Calabria"

È il 28 marzo, è il giorno di pasquetta.

Abbiamo deciso di passarla qui a Lamezia, nella tranquillità del Parco Peppino Impastato. Il tempo avrebbe potuto essere più clemente, ma nuvole e vento fresco ormai sono un must della pasquetta. Quando arriviamo ancora non ci sono molte persone (se non un gruppetto, fanno parte di una troupe che sembra pronta a girare, ma devo ammettere che lì per lì non ci facciamo caso più di tanto), ne approfitto e dopo aver passato in rassegna metà parco e dopo puntigliosa ricerca trovo finalmente un meraviglioso albero per poter poggiare le nostre robe e sotto il quale stendere i plaid che fanno tanto pic-nic. Di quell’albero mi sono innamorata, grande e dal tronco così particolare da farmi pensare che forse mi trovavo sotto un ulivo secolare. È diventato il soggetto perfetto per alcuni miei scatti.

Foto di Dattilo Valentina
Non passa molto prima che vengano verso di noi due persone distinte, d’aspetto tranquillo, anche un po’ naif, un uomo ed una donna. Lui ha al collo una macchina fotografica professionale. Si presentano, ha un accento toscano Pino accompagnato da Paola, e ci parlano del progetto “Genti di Calabria”.


È un progetto particolare e ambizioso come pochi, certamente il più interessante che mi sia mai trovata davanti: creare il primo Atlante Umano Universale della Calabria. Praticamente una ricerca antropologica fatta per immagini, con 150-200 foto di calabresi, per un viaggio nella nostra terra fatto dei volti delle persone che ci vivono, scatti che catturano la vera essenza dei calabresi.
Scrivono a riguardo: “Niente paesaggi, niente cartoline di Calabria, nessuna composizione, solo figure umane attraverso le quali, dai più piccoli ai più grandi, raccontare la storia, lo splendore, la sofferenza, la ricchezza, la povertà e la speranza di una Terra meravigliosa che non deve rassegnarsi agli eventi ma costruire il proprio destino proprio come quei volti parlanti ci suggeriscono”.
Sono foto non costruite, certamente non artefatte, ma che raccontano gli uomini, le donne e i bambini della mia Calabria.

Vogliono scattarci delle foto, così diventiamo i protagonisti degli scatti di colui che poco dopo scopriamo essere il Maestro Pino Bertelli (del quale vi invito a scoprire la biografia qui). L’onore non è stato da poco.
Più tardi saremmo stati anche protagonisti, insieme ad altre famiglie e ragazzi lì presenti per la pasquetta come noi, del docufilm “I Colori del Cielo”, per la regia di Francesco Mazza che rientra nel progetto più vasto “Genti di Calabria”. Con la forza dell’immagini riprese si vogliono raccontare l'uomo o la donna “non per quello che si vedono ma per quello che sono e come stanno al mondo”.

Foto di Dattilo Valentina
Nessun copione da seguire, nessuna battuta da ripassare o ricordare, nessuna posa forzata o autoimposta. Soltanto noi, soltanto persone intente a vivere la loro giornata di festa, mangiare tipici piatti da “pasquetta calabrese”, vino, bambini che scartano le uova di pasqua e cani che giocano fra di loro.

Parole d’ordine: essere se stessi, essere calabresi.

Dattilo Valentina