Ancora una volta si parla di un poeta che ci ha ispirate, che
ha dato vita al titolo del blog o per meglio dire che ha dato vita all’intero
blog che state leggendo e di cui pochi versi di una sua poesia racchiudono
tanta storia e tanta Calabria. Ancora una volta Franco Costabile.
A straordinaria richiesta, dopo il successo della prima edizione che ha
visto la presenza di musicisti, attori, video maker e la partecipazione di COLAPESCE (Premio Tenco miglior album 2012),
ed il bis durante l'estate 2013 a Jacurso, nell'ambito dell'undicesima edizione
di RICRII- Residenza teatrale Ligeia
Lamezia Terme , Scenari Visibili ha riproposto giorno 7 maggio alle ore
21.00, presso il Teatro Politeama di Lamezia Terme, il Costabile Pop Contest 2, omaggio alla
poetica di Franco Costabile (Sambiase
1924 / Roma 1965) . Iniziativa che ha coinvolto molti giovani soprattutto
intorno all’idea di "riscrivere" questa poetica o, come dice il logo della
manifestazione: “una rielaborazione in
musica delle poesie di Franco Costabile”. Rielaborazione ad opera delle
indie-rock band del territorio allargato, aperto a tutte le riscritture. Insomma una “rilettura
in chiave contemporanea, un invito a guardarci intorno e a sviscerare la vera
bellezza che a volte può scaturire da note discordanti e apparentemente tristi.
Questa l'essenza del Costabile Pop Contest 2.”
Il 7 Maggio è stato anche una buona occasione per la raccolta
firme per l'intitolazione del Teatro Politeama al poeta Franco Costabile.
Un'idea lanciata da Scenari Visibili di concerto con altre associazioni del
territorio e non, come l'Associazione Felice Mastroianni, Luogo della Memoria,
Premio Franco Costabile.
La poesia di Costabile si potrebbe definire neorealista. Difficilmente
troveremo tramonti languidi, come quelli da me descritti durante l’estate, o
gabbiani plananti, foglie tenere, paesaggi mozzafiato abilmente infiocchettati
in versi sdolcinati. È un mondo fatto soprattutto di contadini sempre più poveri,
mafiosi, emigranti silenziosi, politici chiacchieroni e truffatori. Sono i temi
del sud, della violenza, della povertà, dell`emigrazione, della fame. Immagini
malinconiche, forti, insostenibili, drammatiche. La sua vita è segnata dal
dramma umano, dalla sofferenza e dall’abbandono, dramma che si ritrova così
nelle sue poesie. Ripudio, dunque, verso la sua terra, al punto di abbandonarla
quando si sente ormai troppo stanco e che lo porterà al gesto estremo del
suicidio. Molti ricordano, in merito a questo dramma, alcuni versi incisi sulla tomba del poeta
dal fedele amico Giuseppe Ungaretti:
” Con questo cuore
troppo cantastorie dicevi ponendo una rosa nel bicchiere e la rosa s’è spenta a
poco a poco come il tuo cuore. Si è spento per cantare una storia tragica per
sempre.”
Costabile racconta l’altra parte della Calabria, perché
questa terra è anche questo. Un rapporto di amore e odio. Un rapporto che molti
hanno ancora oggi con questo territorio di cui spesso emergono solo i difetti e
di cui spesso si dimenticano i pregi. È il dramma del meridione. Ed è proprio
in quest’ottica che troviamo la sua raccolta più bella “La rosa nel bicchiere”. Una poesia che davvero mi ha colpita nel
profondo, una poesia che sento di dover riportare per intero e che tutti
dovrebbero leggere ed apprezzare perché racconta di noi o meglio di un punto di
vista più diretto e senza fronzoli che magari tendiamo a mettere da parte perché
a volte può non essere piacevole, che mettiamo da parte per una visione da “mondo
fatato”.
La rosa nel bicchiere
Un pastore
un organetto
il tuo cammino.
Calabria,
polvere e more.
Uova
di mattinata
il tuo canestro.
Calabria,
galline
sotto il letto.
Scialli neri
il tuo mattino
di emigranti.
Calabria,
pane e cipolla.
Lettera
dell'America
il tuo postino.
Calabria,
dollari nel bustino.
Luce
d'accetta
l'alba
dei tuoi boschi.
Calabria,
abbazia di abeti.
Una rissa
la tua fiera
Calabria,
d'uva rossa
e di coltelli.
Vendetta
il tuo onore.
Calabria
in penombra,
canne di fucili.
Vino
e quaglie,
la festa
ai tuoi padroni.
Calabria,
allegria
di borboni.
Carrette
alla marina
la tua estate.
Calabria,
capre sulla spiaggia.
Alluvioni
carabinieri,
i tuoi autunni.
Calabria,
bastione
di pazienza.
Un lamento
di lupi,
i tuoi inverni.
Calabria,
famigliola
al braciere.
Francesco di Paola
il tuo sole.
Calabria,
casa sempre aperta.
Un arancio
il tuo cuore,
succo d'aurora.
Calabria,
rosa nel bicchiere.
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Foto di Dattilo Valentina |
Dattilo
Valentina