È il 28 marzo, è il
giorno di pasquetta.
Abbiamo deciso di
passarla qui a Lamezia, nella tranquillità del Parco Peppino Impastato. Il tempo
avrebbe potuto essere più clemente, ma nuvole e vento fresco ormai sono un must
della pasquetta. Quando arriviamo ancora non ci sono molte persone (se non un gruppetto, fanno parte di una troupe che sembra pronta a girare, ma devo
ammettere che lì per lì non ci facciamo caso più di tanto), ne approfitto e
dopo aver passato in rassegna metà parco e dopo puntigliosa ricerca trovo
finalmente un meraviglioso albero per poter poggiare le nostre robe e sotto il
quale stendere i plaid che fanno tanto pic-nic. Di quell’albero mi sono
innamorata, grande e dal tronco così particolare da farmi pensare che
forse mi trovavo sotto un ulivo secolare. È diventato il soggetto perfetto per
alcuni miei scatti.
Foto di Dattilo Valentina |
Non passa molto prima
che vengano verso di noi due persone distinte, d’aspetto tranquillo, anche un
po’ naif, un uomo ed una donna. Lui ha al collo una macchina fotografica
professionale. Si presentano, ha un accento toscano Pino accompagnato da Paola,
e ci parlano del progetto “Genti di Calabria”.
È un progetto
particolare e ambizioso come pochi, certamente il più interessante che mi sia
mai trovata davanti: creare il primo Atlante Umano Universale della Calabria. Praticamente
una ricerca antropologica fatta per immagini, con 150-200 foto di calabresi,
per un viaggio nella nostra terra fatto dei volti delle persone che ci vivono, scatti
che catturano la vera essenza dei calabresi.
Scrivono a riguardo: “Niente paesaggi, niente cartoline di
Calabria, nessuna composizione, solo figure umane attraverso le quali, dai più
piccoli ai più grandi, raccontare la storia, lo splendore, la sofferenza, la
ricchezza, la povertà e la speranza di una Terra meravigliosa che non deve
rassegnarsi agli eventi ma costruire il proprio destino proprio come quei volti
parlanti ci suggeriscono”.
Sono foto non costruite,
certamente non artefatte, ma che raccontano gli uomini, le donne e i bambini
della mia Calabria.
Vogliono scattarci
delle foto, così diventiamo i protagonisti degli scatti di colui che poco dopo scopriamo
essere il Maestro Pino Bertelli (del quale vi invito a scoprire la biografia
qui). L’onore non è stato da poco.
Più tardi saremmo stati
anche protagonisti, insieme ad altre famiglie e ragazzi lì presenti per la
pasquetta come noi, del docufilm “I Colori del Cielo”, per la regia di
Francesco Mazza che rientra nel progetto più vasto “Genti di Calabria”. Con la
forza dell’immagini riprese si vogliono raccontare l'uomo o la donna “non per quello che si vedono ma per quello
che sono e come stanno al mondo”.
Foto di Dattilo Valentina |
Nessun copione da
seguire, nessuna battuta da ripassare o ricordare, nessuna posa forzata o
autoimposta. Soltanto noi, soltanto persone intente a vivere la loro giornata
di festa, mangiare tipici piatti da “pasquetta calabrese”, vino, bambini che scartano
le uova di pasqua e cani che giocano fra di loro.
Parole d’ordine: essere
se stessi, essere calabresi.
Dattilo Valentina