lunedì 30 giugno 2014

Giugno in fiera a Lamezia!

È stato un giugno in fiera per Lamezia. Un modo per anticipare ed accogliere al meglio l’estate. Sono appena passate le due fiere che caratterizzano “il nostro mese di festa”, quella di Sant’Antonio e quella dei SS. Pietro e Paolo. Anche se a mio avviso la prima ancor più della seconda è quella più attesa. Ma faccio un passo indietro, in quello che può essere considerato da parte mia, nel mio piccolo, una sorta di "tour fotografico" di queste fiere più che una loro descrizione meccanica ed anche un po' fredda. Sperando di far sentire e trasparire quella emozione, quello che sento io durante queste feste.
È il 31 maggio quando ha inizio la “Tredicina”. Si tratta di una delle devozioni caratteristiche al Santo di Padova alla cui festa ci si prepara per ben tredici giorni. La devozione ha origine dalla convinzione popolare che il Santo conceda ogni giorno ai suoi devoti ben tredici grazie e anche dal fatto che la sua festa ricorre proprio il 13 del mese, anniversario della sua morte avvenuta il 13 giugno 1231. In città vi sono quasi ovunque manifesti con tutto il programma dedicato a questi giorni, compresi i vari orari delle messe e dei canti solenni in onore del Santo e che prendono l’intera giornata così che tutti possano parteciparvi. La sera i balconi di molti palazzi sono illuminati dal quadretto di Sant’Antonio, un quadretto in legno con l’effige del Santo e 13 lampadine a raffigurare le tredici stelle.

Foto di Dattilo Valentina
Ho la fortuna di abitare vicino al santuario di Sant’Antonio, ci arrivo a piedi salendo delle scale un po’ ripide e che a detta di alcuni “lì ci sono da sempre”. 

Foto di Dattilo Valentina
Quando arrivo in cima la piazza è già gremita. Sento:” Tredici stelle formano una corona Antonio è patrono di questa città…”. È il Suo canto. La Tredicina è un vero evento qui e in quei giorni è persino difficile riuscire a trovare posto all’interno del santuario che non è molto grande ma raccolto ed accogliente. Anche per questo al suo esterno vengono messe file di sedie, in modo da poter far sedere chi rimane fuori consentendogli di seguire la tredicina, oltre ad una statua più piccola del Santo.

Foto di Dattilo Valentina

Foto di Dattilo Valentina
Al suo interno c’è la bellissima statua di Sant’Antonio, circondata dalle sue tredici stelle, illuminato a festa e con i gigli simbolo di castità, purezza e virtù. Molti devoti si avvicinano per contemplarla, pregarvi davanti, fare un’offerta e persino fotografarla, tanto è bella. “Guardatelo quanto è bello S.Antonio in maestà, con le sue maggiori stelle, tutto pieno di bontà”.

Foto di Dattilo Valentina
Finita la messa serale è quasi buio ed ecco che finalmente le luci tutte intorno si accendono, dall’alto del santuario la vista è suggestiva.

Foto di Dattilo Valentina
Le vie principali sono tutte decorate a festa con le tipiche illuminazioni. Sono coloratissime ed il colpo d’occhio le rende spettacolari. La Madonnina è circondata da grandi illuminazioni circolari che la fanno risaltare ancora di più, come una vera protagonista.



Foto di Dattilo Valentina
Foto di Dattilo Valentina
Foto di Dattilo Valentina
È proprio sotto questo “carnevale” di luci che si svolge la fiera. Una fiera che prende buona parte del corso. C’è così tanta gente che a volte è difficile persino farsi largo, ma ne vale la pena. Ci sono prodotti tipici, bancarelle con bigiotteria, statue etniche marocchine, borse, scarpe, giochi, palloncini che attirano sempre gli sguardi incantati dei bambini, “ne voglio uno!” dicono, e battono i piedi se non accontentati. E poi ancora le “bancarelle dolci”, con le caramelle gommose, i croccanti di mandorle, arachidi, nocciole caramellati, zucchero filato bianco o colorato, i mostaccioli tipici. E soprattutto i paninari! Il profumo dei loro panini presto invade tutta la fiera e ben pochi resistono alla tentazione. Farcito come più si vuole, scegliendo tra porchetta, quella tipica che non manca mai sul loro banco e che di solito è un intero maiale, cotto e affettato al momento, salsiccia, wurstel e poi patatine, peperoni, cipolle e salse. E' "tradizione" anche quello. 


Foto di Dattilo Valentina
Foto di Dattilo Valentina
Foto di Dattilo Valentina
Ed è così per ben tre giorni consecutivi, fino a giorno 14 giugno quando nel pomeriggio si sentono dei botti: la statua del Santo sta uscendo dal Santuario ed è pronta per la processione che passerà per le vie della città. Sono da poco passate le 21:00 quando, ormai buio, la statua fa la sua “passeggiata” sul corso. Le persone che stanno passeggiando si fermano e si dispongono ai lati delle strade in modo da facilitare il passaggio della processione che ormai da ore cammina e prega con profonda fede. Ed eccola lì che finalmente vedo la statua. La trovo di una bellezza inspiegabile. La gente prega, applaude, canta, “evviva Sant’Antonio!”.


Foto di Dattilo Valentina

Foto di Dattilo Valentina
Quando la statua raggiunge di nuovo il santuario cominciano i fuochi d’artificio che sembrano ogni anno più belli ed io ho il privilegio di vederli dall’alto, quasi come se mi venissero addosso. Una magia.


Foto di Dattilo Valentina

La stessa cosa accade per la fiera dei SS. Pietro e Paolo, ma questa volta sono loro a farla da padrone. La fiera, le lunghe passeggiate tra la folla, le bancherelle, gli oggetti, gli odori, le luci. Tutto è uguale, non per niente parlo di un intero mese all'insegna della festa. 


Foto di Dattilo Valentina
Questa volta si arriva di fronte alla nostra Cattedrale, la folla è già radunata e la banda è pronta a suonare e capisco che tra poco le statue dei due Santi usciranno dalla chiesa per la loro processione.


Foto di Dattilo Valentina

Foto di Dattilo Valentina
Anche Loro come Sant'Antonio passano, naturalmente, dal corso ed anche al loro ritorno in cattedrale ci saranno i fuochi d'artificio.


Foto di Dattilo Valentina
Quando stanno per cominciare si capisce. Eccole lì tutte quelle persone, di qualsiasi età, con il naso all'insù in attesa. Cominciano. Questa volta la mia prospettiva è diversa ed i fuochi fanno da sfondo al Teatro Umberto.


Foto di Dattilo Valentina
Una volta finiti,tra gli "oooh" generali, si continua a passeggiare. E' il 29 giugno e il giorno dopo della fiera e di queste feste non rimarrà traccia. Come se fossero già un ricordo fugace che a fine estate sarà già un po' sbiadito.


Foto di Dattilo Valentina

Dattilo Valentina