caccerei l’estate
un po’ sorridente -
un po’ irritata-
come la massaia
scaccia la mosca.
Se potessi rivederti
tra un anno
farei tanti gomitoli
dei mesi -
li metterei in
cassetti separati
per paura che i
numeri si confondano.
Se l’attesa fosse
soltanto di secoli
li conterei sulla
mano
sottraendo finché non
mi cadessero
le dita nel paese di
Van Dieman.
E se fossi certa che
finita questa vita
la mia e la tua
continueranno a vivere
getterei la mia come
una buccia
e sceglierei con te l’eternità.
Ma ora – incerta
sulla durata del tempo -
che ci separa, la
cosa mi inquieta, come l’ape folletto,
che non avverte
quando pungerà.
(Emily Dickinson 1862)
Quando sta arrivando si sente. E' autunno. Lo senti nell’aria che cambia, le belle e calde serate
lasciano il posto a quelle più fresche e frizzanti, ci vuole una coperta in più
sul letto e vestiti più pesanti. Si lasciano indietro l’estate e la frenesia da
vacanza, che ti fa ritornare alla vita di tutti i giorni quasi più stanco di prima, con qualche pensiero in più e con una punta di nostalgia per le
giornate che man mano si accorciano, finché non ci riabitueremo al buio che si fa strada sin dal pomeriggio.
Lo vedi camminando,
nelle siepi che abbelliscono un marciapiede, le cui foglie prendono uno
splendido colore rosso.
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Foto di Dattilo Valentina |
Negli alberi che si
spogliano del loro vestito, della loro verde chioma, per indossarne uno più
adatto all’ "occasione" e che a tratti ricorda il colore del miele e dell’ambra,
colori caldi che ti avvolgono …
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Foto di Dattilo Valentina |
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AUTUNNO IN CALABRIA - olio su tela - Nunzio Ardiri |
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Foto di Dattilo Valentina |
È nei ricci, che
cadono dal loro albero, dal loro rifugio sicuro e nascondono un “cuore di
castagna”.
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Foto di Dattilo Valentina |
Lo vedi per le
strade, durante la settimana sono più vuote, soprattutto di sera, quasi come se anche la città si riposasse mentre tutti tornano ai propri impegni. I bambini vanno a letto presto, il giorno dopo c’è la scuola e i più
grandi apprezzano una serata al piacevole tepore di casa guardando un film,
leggendo un libro, cenando in compagnia o da soli. Forse una cosa banale, quasi
scontata, ma rassicurante.
E' la stagione della vendemmia. Persino la cucina cambia: piatti caldi, più adatti a questa stagione, elaborati e dai sapori e colori intensi, colori come quelli della frutta di stagione che non ha nulla da invidiare a quella estiva di cui ha preso il posto. L’autunno ha il sapore e il profumo dei miei muffin alla zucca e della torta di mele di mia madre.
Lo vedi in un lampione che si riflette in una pozza dopo un temporale. Le nuvole, ancora grigie, sopra di noi. Il profumo della pioggia intorno. L'odore di terra umida.
E' la stagione della vendemmia. Persino la cucina cambia: piatti caldi, più adatti a questa stagione, elaborati e dai sapori e colori intensi, colori come quelli della frutta di stagione che non ha nulla da invidiare a quella estiva di cui ha preso il posto. L’autunno ha il sapore e il profumo dei miei muffin alla zucca e della torta di mele di mia madre.
Foto di Dattilo Valentina |
Lo vedi in un lampione che si riflette in una pozza dopo un temporale. Le nuvole, ancora grigie, sopra di noi. Il profumo della pioggia intorno. L'odore di terra umida.
“Autunno” è solo una
mezza stagione che quasi non c’è più? Che diventa sempre più fugace, che scappa
via come una foglia che scivola dal ramo?
Secondo me è come un nuovo inizio, un
capodanno anticipato.
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I colori dell'autunno in Sila - foto di Ann Barr |
Dattilo Valentina
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