In un pomeriggio assolato e assonato d'agosto, per rimediare alla
folla di sbadigli che dirigevano un forzato studio su sudate carte, ho
deciso di concedermi una piccola passeggiata. Scese le scale di casa,
decido che la mia bussola punti verso sud: quattro passi nel centro storico.
Abbacinanti
raggi di sole indicano la strada che già conosco, le campane, in lontananza, suonano
le 15:00 e ancora avverto il suono acciottolante dei piatti di un pranzo forse
abbondante e lungo.
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Seduta alla solita panchina (la mia preferita), rannicchiata in
ricordi d’infanzia, in quel luogo dove qualche tempo fa si giocava a palla,
mi lascio incantare dai giochi di luce della fontana di fronte. Sfumata
la nostalgia, ritorno al presente, e noto la porticina del Museo Demologico spalancata. Da sempre il Museo ospita le foto
di un importante fotografo sangiovannese Saverio Marra.
Volti di un passato ormai lontano, eternati in ritratti di un paese
che racconta la propria guerra, quella contro la fame e le ingiustizie del suo
tempo. Sorrisi appena accennati, sguardi seri e volti di bambini spaventati
dallo strano occhio dell'obiettivo…
Una
San Giovanni inedita, per me figlia degli anni ’90. E allora rifletto… sono
stata davvero fortunata, quella vita in “bianco e nero” è così lontana dall'opulenza
odierna, e mi domando: chissà quali pensieri, quali desideri o quali dubbi l’obiettivo
della macchina ha nascosto, ha trattenuto nei propri ingranaggi mantenendo come
un segreto con quelle facce, con quelle vite, ormai passate, ma eternate in un secondo
in un “clic”.
"Signorina,
il Museo continua su..."- la signora all'ingresso, mi ricorda che al piano
superiore c'è altro da vedere...
Un
altro angolo di passato...
Maria Claudia Leone
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